Andrea Gamberi

Ti hanno rifiutato un prestito o un finanziamento perché risultavi un cattivo pagatore?

Se la tua risposta è “Sì” e, magari, ti trovi anche con la casa all’Asta, allora ti conviene leggere questo articolo fino in fondo.

Il motivo?

Perché se hai un debito con la Banca devi essere consapevole che il sistema ti rema contro e devi sapere come fare per evitare di perdere tutto per questo motivo.

Oggi vedremo insieme come funzionano la Centrale Rischi della Banca d’Italia e la C.R.I.F. e perché è così importante conoscerne il funzionamento se vuoi risolvere per sempre tutti i tuoi problemi di soldi con le Banche o le Finanziarie.

Ma prima di tutto

Mi presento:

Mi chiamo Andrea Gamberi e, assieme al mio team, mi batto ogni giorno per risolvere i problemi delle persone in difficoltà con le Banche, con le Finanziarie e con Equitalia.

Sono anche autore del libro Bestseller Amazon “Negoziare con la Banca“.

Partiamo dalla Storia di Anna:

Qualche tempo fa ho incontrato Anna, una giovane imprenditrice che aveva un sogno da raggiungere: rilevare una pasticceria della sua città per continuare a sfornare dolci prelibatezze e fare, così, felici adulti e bambini.

Per raggiungere i propri obiettivi ha fatto come fanno tutti.

Ha chiesto un finanziamento alla propria Banca.

L’Istituto di Credito le ha dato i soldi che le servivano per rilevare la pasticceria ma ha preteso come garanzia le firme (le fidejussioni) dei suoi genitori.

Purtroppo le cose sono andate male

Nel giro di un paio di anni, lei non è riuscita a stare dietro alle numerose spese impreviste che si era trovata davanti e, tra quelle, le rate del mutuo e il costo dei fornitori, la pasticceria ha chiuso i battenti.

Storia nuova?

No di certo.

Quello che ti ho appena raccontato accade tutti i giorni a centinaia di migliaia di persone.

Il problema sta nelle CONSEGUENZE di questa storia…

Anna era venuta da me per cercare di capire se si poteva fare qualche cosa in relazione al residuo del mutuo che aveva sulle spalle.

Ancora stava pagando la Banca con regolarità, ma non ce la faceva più.

Tra una cosa e l’altra, ogni mese tirava fuori dalle tasche circa 900 euro da uno stipendio di 1.100 euro e voleva trovare un modo risolvere la cosa.

I soldi che aveva non le bastavano mai.

Per vivere era ritornata ad abitare con i propri genitori che la aiutavano in tutto (anche a sostenere le spese di tutti i giorni).

A causa delle firme messe dai propri genitori per garantire l’Istituto di Credito, Anna viveva nel terrore.

Passava le sue giornate angosciata dal dubbio di non riuscire a rimborsare il proprio debito. Sapeva che, se avesse smesso di pagare la Banca, quest’ultima avrebbe messo all’asta la casa di suo padre e sua madre per colpa di quelle maledette firme.

Non era una bella situazione.

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Per raggiungere l’obiettivo che si era data (continuare a pagare il prestito abbassando la rata mensile), l’unica opzione che avevamo a disposizione era quella di rinegoziare il mutuo allungandone il tempo di rientro.

Ma lei era contraria a fare questa cosa anche se, così facendo, le rate che doveva pagare ogni mese sarebbero scese di molto (quasi della metà).

Se non hai le idee chiare puoi commettere molti errori.

Incuriosito da tale comportamento incominciai a fare domande.

Alla fine lei mi confessò che:

… il motivo per il quale non voleva allungare il periodo di rientro del mutuo era perché, se un giorno avesse voluto comprarsi una casa per andare a vivere da sola, non avrebbe potuto sostenere il costo di due finanziamenti

Come conseguenza di questa cosa arrancava nel pagare la Banca e rischiava, così, di far perdere la casa ai suoi genitori.

Ero spiazzato.

Il suo ragionamento NON funzionava.

Perché?

Perché la Banca NON le avrebbe comunque concesso un altro mutuo prima che avesse finito di pagare quello fatto per rilevare la pasticceria.

Dovevo solo spiegarlo a lei.

Chiesi ad Anna se conosceva

La C.R.I.F. e la Centrale Rischi della Banca d’Italia

Lei mi rispose di sì, ma non era molto convinta di quello che mi stava dicendo.

Sapeva che erano delle banche dati dove venivano inseriti i nominativi delle “persone che non pagano le rate del mutuo”.

Quasi giusto, ma non del tutto.

Facciamo un po’ di chiarezza:

La “C.R.I.F.” (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria) è una società privata che gestisce il S.I.C. (Sistema d’Informazioni Creditizie).

Questo sistema è una vera e propria banca dati costituita dalle informazioni provenienti dagli Istituti di Credito e dagli enti finanziatori.

Lo scopo di questo sistema è quello di permettere alle Banche e alle Finanziarie di valutare l’affidabilità del profilo creditizio del soggetto interessato a chiedere un prestito.

Sistema simile è quello realizzato dalla Banca d’Italia, la c.d. “Centrale Rischi”.

Con questi sistemi, quindi, in teoria la Banca sarebbe in grado di capire se potrai restituirle i soldi che ti presterà prima ancora di firmare il contratto di mutuo.

Più semplicemente:

Se una persona è segnalata in maniera negativa su queste banche dati, allora avrà molte meno possibilità di ottenere un mutuo o un finanziamento rispetto a chi non vi è presente.

Come ti dicevo poco fa, poi, oltre a permettere alla Banca di sapere se una persona è un “cattivo pagatore” oppure no, il sistema permette all’Istituto di Credito di valutare quanto sei indebitato in relazione al tuo reddito attuale.

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Quindi:

Se, come nel caso di Anna, il tuo reddito mensile è di 1.100 euro e sei indebitato per 900 euro, NESSUNA Banca ti concederà MAI un altro prestito.

Per l’Istituto di Credito sarebbe troppo rischioso darti i suoi soldi.

In conseguenza di ciò nessuna banca le avrebbe MAI concesso un secondo finanziamento a meno che Anna:

  • avesse trovato un nuovo lavoro pagato meglio, in questo modo, aumentando il proprio reddito;
  • avesse condiviso il mutuo con un’altra persona (per esempio un fidanzato);
  • oppure avesse avuto qualcun altro pronto a garantire per lei (fideiussore).

Molto spesso non ci si pensa, ma:

Anche comprare dei beni utilizzando dei finanziamenti può essere un problema.

Se, per esempio, non paghi due o tre rate della macchina, del televisore o del cellulare, potrebbe essere fatta nei tuoi confronti una segnalazione alla C.R.I.F. da parte della finanziaria che ti ha erogato il prestito.

Quella segnalazione ti potrebbe rendere molto più difficile la vita perché ti impedirebbe di ottenere un mutuo per comprare casa (o qualsiasi altra cosa).

Ed è proprio qui che il sistema “ti frega”.

Non sempre avere la C.R.I.F. sporca è un problema

Uno dei modi che hai per risolvere i tuoi problemi di soldi con le Banche o le Finanziarie è quello di chiudere un accordo con loro a saldo e stralcio (anche se ne esistono molti altri che puoi usare).

In questo caso, avere dei problemi con la C.R.I.F. potrebbe essere un vantaggio per te.

Se, dopo aver verificato il tuo stato patrimoniale (anche attraverso la tua situazione in C.R.I.F.), la Banca con cui stai trattando si renderà conto che le alternative ad incassare poco e subito potrebbero essere quelle di NON incassare niente tra qualche tempo, potrebbe essere spinta a chiudere la questione in tempi brevi e con un forte sconto rispetto a quanto gli dovresti dare.

(Se vuoi saperne di più in merito a questo argomento ti consiglio di leggere anche questo articolo sulle 5 motivazioni per cui la banca tratta).

Al contrario, però, se il tuo desiderio è quello di comprarti casa, allora essere segnalati in C.R.I.F. ti può rendere impossibile ottenere il mutuo dalla Banca.

Ricorda una cosa:

Essere segnalati NON vuol dire essere “marchiati a vita”

I dati presenti in C.R.I.F. o in Centrale Rischi si modificano e si cancellano.

Se, per esempio, decidi di chiudere il tuo debito con un saldo e stralcio, il tuo nome in C.R.I.F. sarà cancellato dopo 36 mesi dal pagamento.

Trascorso tale periodo, quindi, potrai di nuovo chiedere prestiti o finanziamenti (sempre che tu lo voglia fare).

Detto questo, pensare che la Banca non si accorgerà dei piccoli scheletri che cerchi di nascondere dentro l’armadio NON è realistico.

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Per come è organizzato, il sistema ti rema contro.

Ad ogni modo, però, conoscere le regole del gioco è fondamentale per creare una strategia che ti possa aiutare a risolvere i tuoi problemi di soldi.

A questo punto, se ti trovi in difficoltà con la Banca

Ti do un CONSIGLIO

Per uscire dal tunnel oscuro del debito devi fare due cose:

La prima cosa da fare è quella di non farti bloccare dalla paura e dalla rassegnazione. Se perderai del tempo e non affronterai SUBITO il tuo problema di petto, il rischio che corri è quello di finire in mezzo alla strada e alla canna del gas.

La seconda cosa da fare è quella di cercare l’aiuto di un professionista esperto nella risoluzione DEL TUO problema e non del primo avvocato che ti capita davanti (anche se lo conosci da anni, è un tuo amico o costa poco).

Se il professionista a cui affiderai la tua vita è uno che fa un pò di tutto ma che non è specializzato in niente rischierai di perdere tempo, soldi e l’unica possibilità che hai per risolvere i tuoi problemi con la Banca.

Come ti dicevo poco fa, esistono molti modi per riuscire a risolvere i tuoi guai, basta sapere dove guardare (ed uno che non risolve il tuo tipo di problemi TUTTI I GIORNI non saprà dove mettere le mani).

Ricordati sempre che:

Il sedere sulla graticola è il tuo

Se l’avvocato che ti sta seguendo commetterà qualche errore allora sarai TU a rimetterci, NON lui.

Scegli con saggezza da CHI farti aiutare

Richiedi subito un appuntamento gratuito e senza impegno per valutare la tua situazione.
Non aspettare: fai qui e ora il primo passo per risolvere il problema dei debiti definitivamente e tornare finalmente a vivere in serenità.

Ricapitolando:

In questo articolo hai capito a cosa serve e come funziona la C.R.I.F. e la Centrale Rischi della Banca d’Italia.

Hai anche compreso che il mancato pagamento di “solo” un paio di rate della macchina o del televisore ti potrebbero complicare molto la vita se vuoi comprare casa.

E, per ultimo, ti sei reso conto che, se hai un problema di soldi con la Banca NON devi stare fermo a girarti i pollici ma devi cercare SUBITO una soluzione ai tuoi guai.

I tuoi problemi si possono risolvere ma non lo faranno da soli.

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