Andrea Gamberi

Sergio era sicuro di vincere la causa contro la Banca.

(Veramente la stava perdendo ma questo non ha importanza visto che lui pensava il contrario).

Ti è mai capitato di avere un conoscente/amico che ha deciso di fare causa alla Banca perché “erano uscite” delle sentenze che gli davano ragione e, alla fine, il Giudice gli ha dato torto?

Ti è mai capitato di sentire un avvocato dire di essere “sorpreso” della decisione del Magistrato e spingere il proprio cliente per fare una nuova causa in Appello per “ribaltare” la sentenza?

Pensi di non avere altro modo per risolvere i tuoi problemi che fare causa alla Banca?

Bene… sei nel posto giusto!

Leggendo questo articolo capirai 3 cose:

  • Perché NON bisogna MAI fare causa alla Banca confidando SOLO sulle nuove sentenze che trovi su internet;
  • Quali sono i 4 requisiti su cui ragionare PRIMA di portare il tuo creditore in Tribunale;
  • Come puoi riuscire a risolvere i tuoi problemi di soldi SENZA doverti affidare ad un Giudice.

Ma, prima di tutto,

Mi presento:

Mi chiamo Andrea Gamberi e, assieme alla mia squadra, “coltello tra i dentilottiamo ogni giorno per risolvere i problemi di soldi delle persone che hanno debiti con le Banche, con le Finanziarie e con ex-Equitalia.

Sono anche autore del libro Bestseller Negoziare con la Banca.

Innanzi tutto:

Perché è sbagliato fare causa alla Banca confidando SOLO su qualche nuova sentenza?

Per darti una risposta a questa domanda devo farti una breve premessa.

Viviamo in Italia e, come ti sarai accorto già da tempo, qui le cose non possono MAI essere semplici.

Nel nostro paese le Leggi vengono interpretate dai Giudici e dagli studiosi del Diritto (per esempio i professori universitari).

Come è prevedibile, a livello di importanza conta di più quello che pensano i Giudici rispetto a quello che stabiliscono gli studiosi del Diritto.

Anche tra i Giudici, però, c’è una gerarchia di importanza da rispettare:

Le sentenze più importanti, che indicano la via anche agli altri Magistrati, sono quelle emesse dalla Corte di Cassazione a Sezioni Riunite.

Poi vengono quelle dalla Corte di Cassazione a Sezioni Semplici, poi quelle delle Corti di Appello, dei Tribunali e, infine, quelle dei Giudici di Pace (che, praticamente, contano poco o niente).

E fino a qui non mi sembra che la cosa sia particolarmente complicata.

In poche parole:

Una sentenza della Corte di Cassazione “vale” di più di una emessa dal “Tribunale di Pinconpalla“.

Ora passiamo alle cose veramente interessanti:

Dov’è che la cosa si ingarbuglia?

Come ti avevo detto qualche riga più in alto, nel nostro paese le cose NON sono MAI semplici… soprattutto quando devi fare causa a qualcuno.

Questo perché, in Italia, ci sono QUASI SEMPRE sentenze che, parlando dello STESSO ARGOMENTO, affermano cose OPPOSTE una dall’altra.

Lo so… è paradossale ma è così.

Per esempio, se cerchi in rete potresti trovare un sacco di sentenze che sostengono la responsabilità della Banca quando questa tiene un certo comportamento e tantissime altre che, invece, si mettono dalla parte dell’Istituto di Credito stabilendo che quest’ultimo NON sia colpevole di quello stesso comportamento (o che lo sia molto meno di quanto previsto dalle prime).

Quindi, per farti un esempio pratico, potresti trovare in rete delle sentenze che ti danno ragione in tema di usura bancaria per poi scoprirne molte altre che, invece, ti danno torto (e tutto ciò in merito allo stesso argomento).

Un casino…

E allora:

Come fa il Giudice a stabilire quale interpretazione deve dare a quella norma?

Semplice…

Segue questi 3 modi:

  • Verifica quante sentenze esistono a supporto dell’una e dell’altra interpretazione;
  • Stabilisce quali sentenze sono più recenti e quali, invece, si basano su concetti ormai “sorpassati”;
  • Si basa sulla propria esperienza personale e sulla sua visione del Mondo.

Ora…

Capisci perché dico che le cose si complicano?

In pratica:

Ogni Giudice fa come gli pare quando si trova davanti ad un problema da risolvere.

Non importa che un altro Magistrato, di un altro Tribunale, abbia detto che, per esempio, una clausola contenuta all’interno di un contratto di mutuo sia da considerare illecita perché, poi, quella stessa clausola può essere considerata valida da un altro Giudice.

Articolo correlato:   Come il sistema ti frega…: la Centrale Rischi e la C.R.I.F.

Il tutto proprio per i motivi di cui abbiamo parlato poco fa.

In sostanza:

La tua vita dipende dall’INTERPRETAZIONE del Magistrato che sta valutando il tuo caso.

Per questo motivo rabbrividisco sempre quando sento di avvocati o di “consulenti del debito” che spingono i propri clienti a fare causa alla Banca sulla scia di una nuova sentenza del “Tribunale di Vattelappesca“.

Praticamente stanno incitando quei poveri Cristi dei loro clienti a scommettere alla roulette.

E si sa che al gioco d’azzardo vince sempre il Banco (o, in questo caso, la Banca).

Cavalcare l’onda delle emozioni (o delle nuove sentenze) può farti sprecare un mucchio di denaro

Per farti un esempio riportiamo la mente al biennio 2014–2015.

In quegli anni alcuni Tribunali avevano emesso delle sentenze che sostenevano un “nuovo” modo di valutare se i contratti di mutuo avessero al loro interno delle clausole che prevedevano dei tassi usurari.

Scoppiò il finimondo

  • Migliaia di cause legali fatte alle Banche;
  • Spuntavano come funghi società che si occupavano di fare perizie sui contratti di mutuo;
  • Tutti cercavano di cavalcare l’onda di quelle sentenze (avvocati in testa alla fila…).

Purtroppo, però, dopo qualche anno…

“puff”

Quasi il 100% di quelle cause si chiudevano con un nulla di fatto.

O meglio:

Quasi tutte le persone che avevano fatto causa, basandosi SOLO su quelle nuove sentenze, hanno perso la causa in Tribunale e si sono trovate con ALTRE SPESE da pagare (il proprio legale, quello dell’Istituto di Credito, gli interessi di mora ecc.) oltre ai debiti che già avevano con le Banche.

A questo punto potresti pensare:

Mi stai dicendo che non dovrei MAI fare causa alla Banca?

No

non sto dicendo questo.

Anche se sono sempre dell’idea che mettere la propria vita in mano ad un’altra persona (in questo caso il Giudice) sia molto rischioso, credo che, in certi casi, può essere anche una valida scelta.

Quello che dico è che NON è saggio basare TUTTA la tua strategia SOLO su una nuova sentenza, anche se quest’ultima, indirettamente, ti da ragione.

Ti potresti trovare di fronte ad un Magistrato che ritiene quella sentenza “minoritaria”, oppure che valuta l’interpretazione di altre sentenze come migliore di quella su cui ti basi tu o che NON ne condivide il contenuto.

E basta solo che il Giudice che ti trovi davanti non sia d’accordo con il tuo punto di vista (o con quello del tuo avvocato) che SARAI FREGATO.

A questo punto ti troverai costretto ad andare in Appello

… con grande gioia del tuo legale che avrà la possibilità di staccarti un’altra parcella.

E se, poi, perderai anche in Appello, potrai sempre andare di fronte alla Corte di Cassazione…

E via altri soldi e altre speranze infrante.

Rifletti un momento:

In tutta questa storia chi ci guadagna di più?

Tu, che stai continuando a spendere soldi senza ottenere nessun risultato, oppure il tuo avvocato che ti sta spingendo a fare una causa dopo l’altra e che vorrà (di certo) essere pagato per farlo?

Ora…

Il mio scopo era quello di aprirti gli occhi su quello che accade al 98% delle persone che si trovano in difficoltà con gli Istituti di Credito.

Però io ti conosco:

so che, sotto sotto, il desiderio di vincere contro la Banca al suo stesso gioco è molto forte.

Lo so che ti sei fatto fregare dal miraggio di vincere la causa, di non aver più NESSUN DEBITO con la tua Banca e di evitare che la tua casa venga (s)venduta dal Tribunale (un esempio pratico di questa cosa lo puoi trovare qui)

Mi hanno già messo la casa all’Asta?

Non mi interessa! Tanto il mio avvocato mi ha detto che ci possiamo opporre a questa cosa e che, così, li freghiamo!

Tutte favolette

Non funziona così.

Articolo correlato:   I 3 falsi miti sulle aste quando sei un debitore

Nel 97% delle volte il Giudice NON blocca proprio nulla e, alla fine sarai proprio TU ad essere fregato.

Questo perché, dopo aver portato la Banca in Tribunale:

Però lo so che il tarlo di quella sentenza che hai letto online ti sta rodendo il cervello dall’interno… ed è giusto così.

Tutti abbiamo il diritto di sbagliare.

Quindi:

Cosa fare se decidi di muovere guerra alla Banca in Tribunale?

Ci sono 4 cose su cui DEVI ragionare PRIMA di fare una causa alla Banca (se proprio vuoi farla).

Per capire se ti conviene (o meno) fare una Causa Legale contro un Istituto di Credito devi valutare:

  1. i motivi che ti spingono in Tribunale;
  2. le prove che hai in mano;
  3. il tempo che hai a disposizione;
  4. che cosa ci guadagneresti in caso di vittoria.

Ho già approfondito questi punti in un’altro articolo che ti invito a leggere.

Adesso, per tenere fede alla promessa che ti ho fatto all’inizio di questo articolo, ti parlerò di un ottimo modo per risolvere i tuoi problemi e, cioè:

Il Saldo e Stralcio dei tuoi debiti.

All’atto pratico ed in pochissime parole, la procedura a Saldo e Stralcio ti permette di ottenere uno sconto dal tuo creditore su quello che gli dovresti restituire.

Questo “strumento” ha 3 conseguenze positive:

  • la prima è che, una volta ottenuto lo “sconto” dal tuo creditore il residuo del debito che hai nei confronti di quest’ultimo verrà cancellato (non dovrai dare più niente a nessuno);
  • la seconda è che non c’è limite allo sconto che si può richiedere alla Banca (in alcuni casi si può arrivare a più del 90% del debito)… tutto dipende dalle sue alternative nei tuoi confronti e dalla capacità di negoziare del professionista che ti starà aiutando;
  • la terza è che, una volta arrivati ad ottenere un accordo con la Banca, potrai ricominciare a vivere la tua vita con serenità come prima che iniziassero tutti i tuoi problemi.

A parte questi tre punti,

Perché ritengo che il saldo e stralcio sia molto utile per risolvere i tuoi problemi?

Perché:

Sei TU a scegliere;

Con questa procedura il Giudice NON ha nessun peso sulle tue decisioni e su quelle del tuo creditore.

E, di conseguenza, la tua vita NON dipenderà dalle scelte di una persona che, magari, se ne frega di te e della tua famiglia.

Ti assicuro che la Banca ha tutto l’interesse a trattare con te… l’importante è che tu, o chi ti sta aiutando a risolvere i tuoi guai, sappiate come farlo.

Il MIO CONSIGLIO in questi casi è:

Tieni sempre in considerazione che “una rondine non fa primavera“… soprattutto quando si tratta di una nuova sentenza di qualche Tribunale italiano.

Prima di buttarti a capofitto in una causa legale che potrebbe potarti a perdere tempo, soldi e l’opportunità di risolvere i tuoi problemi, pensaci molto bene.

Non è tutto oro quello che luccica

Valuta le tue alternative e tieni in considerazione quelle della Banca nei tuoi confronti.

Fatti aiutare da qualcuno che sia veramente in grado di risolvere i tuoi problemi e NON di creartene di nuovi (come invece fa qualche avvocato che si improvvisa esperto di diritto bancario).

Richiedi subito un appuntamento gratuito e senza impegno per valutare la tua situazione.
Non aspettare: fai qui e ora il primo passo per risolvere il problema dei debiti definitivamente e tornare finalmente a vivere in serenità.

Se vuoi sapere come fare a capire se il tuo consulente è in grado di aiutarti a risolvere i tuoi guai con la Banca, ho scritto un articolo proprio su questo argomento.

E, soprattutto, fai attenzione a tutti quei “professionisti” che ti invogliano a fare causa alla Banca basando le proprie argomentazioni solo sulla sentenza uscita da poco o sul tuo malcontento.

Queste persone non sono veramente interessate alla tua sorte ma solo ai soldi che potranno spillarti

Articolo correlato:   3 casi in cui trattare con la Banca è più difficile

Ricapitolando:

In questo articolo abbiamo visto che le norma di Legge, prima di essere applicate, vengono interpretate dal Giudice. Per interpretare tali norme il Magistrato utilizza le sentenze che sono state emesse negli anni su quell’argomento specifico.

Queste sentenze, però, NON hanno tutte lo stesso valore tra loro: quelle della Cassazione valgono più di quelle del Tribunale.

Abbiamo anche visto che in Italia si possono trovare tante sentenze che, trattando delle stesso argomento, dicono cose esattamente opposte l’una dalle altre.

E, se vuoi fare causa alla Banca per risolvere i tuoi guai, può essere un grosso problema per te e per la tua famiglia.

Il Giudice, poi, quando si troverà a dover decidere della tua sorte, NON sarà obbligato a prendere in considerazione la sentenza che gli avrà indicato il tuo avvocato ma potrà decidere come vuole lui… in piena libertà.

Questo fatto ti danneggia molto.

Se, proprio, decidi di portare la Banca in Tribunale, allora utilizza quella nuova sentenza solo come un’ulteriore supporto alle tue motivazioni ma, per fare questa cosa, prima di tutto devi aver analizzato la tua situazione e valutato:

  1. i motivi che ti spingono in Giudizio;
  2. le prove che hai in mano;
  3. il tempo che hai a disposizione;
  4. che cosa ci guadagneresti in caso di vittoria.

Se, invece, vuoi avere la possibilità di decidere tu stesso della tua vita, e cerchi risultati veloci e sicuri per te e per i tuoi cari, ricordati sempre che hai la possibilità di utilizzare lo strumento del saldo e stralcio per risolvere i tuoi guai.

Pensaci bene prima di buttare nel gabinetto la tua vita.

Concludendo:

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