Andrea Gamberi

Tutti i giorni parlo con decine di persone che hanno dei problemi di soldi con le Banche, le Finanziarie o con il Fisco.

Un terzo di loro si trova nei guai per colpa dei debiti di un’altra persona.

Qualche volta la colpa di questa cosa si deve cercare in una “firma” messa in Banca, altre volte nel fatto di averli ereditati da qualcuno che, ormai, non c’è più.

Quest’ultimo caso è il più brutto e triste.

Oltre al lutto subito, quelle persone non potranno che associare all’immagine del proprio caro, ormai scomparso, anche tutte le ansie e le sofferenze che stanno patendo a causa dei suoi debiti.

Debiti che hanno ereditato per aver commesso degli errori.

In questo articolo ti voglio parlare proprio di quelle cose che DEVI evitare di fare se non vuoi ereditare i debiti di un’altra persona.

Ma prima di tutto

Mi presento:

Mi chiamo Andrea Gamberi e, assieme alla mia squadra, “coltello tra i dentilottiamo ogni giorno per risolvere i problemi di soldi delle persone che hanno debiti con le Banche, con le Finanziarie e con ex-Equitalia.

Sono anche autore del libro Bestseller Negoziare con la Banca.

I 3 errori “killer” che devi evitare

Se non vuoi sulle tue spalle i debiti (e i problemi) di un’altra persona allora NON devi commettere questi 3 errori:

  1. Lasciar passare troppo tempo prima di decidere se accettare o rifiutare l’eredità;
  2. Trattare i beni ereditari come se questi siano tuoi;
  3. Fare tutto da solo.

Partiamo dalle basi:

Che cosa succede quando muore una persona cara?

Alla morte di un parente, di un familiare, di un amico o del proprio coniuge (secondo il legame che vi unisce o alla presenza, o meno, di un testamento) tu potresti essere “chiamato all’eredità” di quella persona.

Si dice così perché, metaforicamente, vieni “chiamato” a dichiarare la tua volontà di accettare o rifiutare la “massa ereditaria” di quel soggetto.

Fino a che tu non avrai accettato quella “chiamata”, non sarai considerato un suo erede (e, di conseguenza, ancora non dovrai rispondere dei suoi debiti).

Che cos’è la “massa ereditaria”

Semplificando molto, l’eredità può essere composta da:

  1. beni materiali (una casa, un’automobile, dei gioielli ecc.);
  2. e da beni immateriali (un credito, un diritto ecc).

Questi ultimi possono essere “attivi” o “passivi”.

I beni immateriali “attivi” potrebbero essere, per esempio, dei diritti di credito che il defunto aveva nei confronti di qualcun altro (per esempio nel caso avesse prestato 1.000 euro ad un’altra persona, accettando l’eredità, avresti il diritto di riscuoterli come se fossero tuoi).

I beni immateriali “passivi”, invece, sono proprio i debiti del defunto.

Come si diventa erede?

Per Legge si diventa eredi di un’altra persona in 2 modi:

  1. Per accettazione espressa (quando, per esempio, vai da un notaio e dichiari di accettare l’eredità di quella persona);
  2. Per accettazione tacita (quando fai qualche cosa che, per Legge, ti qualifica erede… ma vedremo questa cosa tra poco).

Ad ogni modo, fino a che non avrai fatto una di queste due cose NON potrai ancora essere definito come “erede” ma rimarrai solo “chiamato” all’eredità.

Quanto tempo hai per accettare?

Quando una persona viene a mancare si possono verificare 2 situazioni:

  1. il potenziale erede NON È nel possesso dei bene dell’eredità (in questo caso ha 10 anni di tempo per decidere se accettare o rifiutare il lascito ereditario);
  2. il potenziale erede È nel possesso dei beni dell’eredità (in questo caso ha solo 90 giorni per fare la sua scelta).

Di conseguenza, se sei un potenziale erede e ti trovi nel possesso dei beni che compongono l’eredità (tra poco ti spiegherò che cosa vuol dire), allora avrai solo 90 giorni per fare la tua scelta:

o accetti o rinunci.

Che cosa succede se non scelgo niente oppure se scelgo al 91o giorno?

Semplice:

DIVENTI EREDE 

Ma da quando “partono” questi 90 giorni?

I 90 giorni iniziano a trascorrere dal momento dell’apertura della successione (in “legalese” significa: dal giorno della morte della persona da cui dovresti ereditare).

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Quindi:

ERRORE n.1 – Lasciar passare troppo tempo

Come abbiamo detto poco fa, per la Legge del nostro Paese essere nel possesso dei beni che compongono l’eredità e non fare una scelta entro 90 giorni equivale ad accettare tacitamente di essere erede di quella persona (con tutto quello che ne consegue, compresi i debiti).

Che cosa vuol dire essere nel possesso dei beni dell’eredità?

Vuol dire che, in qualche modo, ti trovi consapevolmente a godere o a utilizzare i beni che fanno parte della “massa ereditaria (cioè tutte quelle cose che appartenevano alla persona deceduta).

Ti faccio un esempio molto semplice:

Diciamo che tuo padre ha un debito con il Fisco o con una Banca.

Un giorno, però, purtroppo viene a mancare.

A questo punto, visto che la tua automobile si è rotta, decidi di andare al lavoro utilizzando la sua.

Trascorrono 6 mesi dalla sua morte e tu non hai ancora deciso se accettare o rifiutare la sua eredità.

Ora… il fatto è che, per la Legge italiana, tu ti trovi nel possesso dei beni dell’eredità perché l’automobile che stai usando per andare al lavoro è intestata a tuo padre e, di conseguenza, fa parte della “massa ereditaria”.

Ora…

Come fanno a dimostrare che sono nel possesso dei beni dell’eredità?

Dipende.

Qualche volta è una cosa semplice, qualche altra è un po’ più complicata.

Torniamo all’esempio di prima:

Diciamo che l’auto di tuo padre aveva l’assicurazione scaduta e che, per rinnovarla, hai dovuto intestare la polizza a tuo nome.

Ecco che esiste un documento formale che associa il tuo nome ad un bene che fa parte della massa ereditaria.

Ma la cosa è ancora più semplice quando di mezzo c’è una casa.

Per Legge, tu vieni considerato nel possesso dei beni dell’eredità anche solo se possiedi le chiavi di casa della persona deceduta e, di conseguenza, se lasci trascorrere il tempo senza fare nulla oppure se fai dei lavori o se paghi le sue bollette, rischi di essere considerato suo erede (ma di questa cosa parleremo tra poco).

Dove sta la fregatura?

La fregatura sta nel fatto che, innanzi tutto, quasi nessuno sa di questa cosa e, di conseguenza, in molti ci rimettono un sacco di soldi proprio per questa ragione.

Ma anche se conoscessi la Legge, devi tenere in considerazione che 90 giorni sono pochi e che, di solito, dopo la morte di una persona cara non si ha la testa per stare dietro a certi ragionamenti… com’è normale e comprensibile data la situazione.

Si tende sempre a posticipare.

Fino a che diventa troppo tardi per tornare indietro ed incominci a vedere volare sopra di te i primi avvoltoi.

ERRORE n.2 – Trattare i beni ereditari come se questi siano tuoi

Questo è un errore molto comune che si verifica soprattutto quando di mezzo ci sono conti correnti, automobili o abitazioni.

Il problema è questo:

Per Legge, solo un erede può decidere di appropriarsi, utilizzare, distruggere o vendere i beni che fanno parte della “massa ereditaria”.

Quindi se tu ti comporti in uno di quei modi nei confronti dei beni che appartenevano alla persona deceduta, allora, per la norma italiana, vieni considerato un suo erede.

Ti faccio 3 esempi così puoi capire meglio la cosa:

Caso n.1 – attento ai conti correnti

Diciamo che hai un conto corrente cointestato con un’altra persona.

Un giorno questa persona muore.

Tu vai in Banca per denunciare la cosa.

Di solito, per evitare il blocco di tutto il denaro presente su quel conto (denaro che in parte è anche tuo) in attesa che venga fatta la denuncia di successione e che qualcuno accetti l’eredità, la persona allo sportello ti apre un nuovo conto (intestato solo a te) dove versa quasi TUTTI i soldi presenti nel conto cointestato.

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A questo punto SEI FREGATO!

Avendo trasferito quei soldi dal conto cointestato con la persona deceduta sul tuo conto personale, di fatto hai accettato tacitamente l’eredità e ti sei caricato sulle spalle TUTTI i debiti che la persona deceduta aveva.

Perché?

Perché ti sei appropriato di cose non tue e così facendo così per le Legge italiana, hai dimostrato la tua volontà di diventare un erede di quella persona.

Per evitare questa cosa avresti dovuto trasferire sul tuo conto SOLO la metà del denaro che era presente nel conto cointestato (per Legge, infatti, si presume che i soldi presenti in un conto cointestato siano sempre metà di una persona e metà dell’altra).

Trasferendo solo la metà di quel denaro (e non tutto) avresti potuto dimostrare ai creditori della persona deceduta che tu non avevi accettato tacitamente la sua eredità ma che ti eri ripreso solo quello che era già tuo.

Caso n.2 – non vendere o distruggere i beni fanno parte dell’eredità (anche quelli di poco valore)

Ritorniamo all’esempio dell’automobile.

Se, invece che utilizzarla per andare al lavoro, avessi deciso di venderla o di demolirla perché troppo vecchia o danneggiata, anche in questo caso saresti stato considerato erede.

Utilizzare (per oltre 90 giorni), vendere, distruggere, regalare beni che fanno parte della massa ereditaria (soprattutto se questi sono registrati come un’automobile o un’imbarcazione) ti trasformano nell’erede di quella persona.

Per la Legge il tuo comportamento vale come accettazione tacita dell’eredità del soggetto deceduto.

Ma possiamo anche estendere la cosa anche a comportamenti più semplici.

In linea teorica, infatti, anche svuotare gli armadi della persona venuta a mancare e liberarsi dei suoi vestiti usati può essere considerato dalla normativa italiana un’accettazione tacita dell’eredità.

In quest’ultimo caso, però, il tuo creditore avrà molta più difficoltà nel provare il fatto di fronte ad un Giudice.

I vestiti e le piccole cose che si trovano dentro ad una casa non hanno scritto il nome sopra (a differenza di un’automobile o di un’imbarcazione che sono registrate a nome di qualcuno).

Caso n.3 – pagare le cartelle esattoriali o le rate del mutuo del defunto

Questo caso è quello più rischioso perché, così facendo, dichiari espressamente al creditore del defunto che hai accettato la sua eredità.

Diciamo che tuo padre aveva un debito di 50.000 euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Qualche tempo prima di morire, guidando la propria automobile, veniva multato per divieto di sosta.

Supponiamo che non abbia mai pagato quella contravvenzione e che, poi, sia deceduto senza farlo.

A questo punto tu la trovi e, per paura che questa aumenti d’importo a causa delle more applicate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (o da chi sta cercando di incassarla per conto dell’Amministrazione Pubblica), decidi di pagarla.

Fai un bonifico e via.

Tutto fatto.

Peccato che, però, in quel modo hai disposto di un bene che faceva parte della “massa ereditaria.

Come abbiamo detto prima, infatti, i beni che puoi ereditare e che compongono la “massa ereditaria” possono essere anche beni immateriali “passivi” (i suoi debiti).

La multa è un debito che aveva tuo padre.

Pagandola hai commesso 2 errori:

  1. hai accettato tacitamente l’eredità;
  2. hai comunicato al creditore della persona deceduta che sei un suo erede!

Sì perché, come abbiamo detto poco fa, tuo padre oltre a quella multa doveva all’Agenzia delle Entrate-Riscossione anche altri 50.000 euro.

A questo punto, però, con quel pagamento ti sei esposto e il tuo creditore (in questo caso il Fisco), purtroppo, di solito CONOSCE molto bene la Legge. In conseguenza di ciò quest’ultimo avrà l’opportunità di cercare di recuperare i suoi soldi aggredendo anche i TUOI beni (oltre che quelli del defunto)

Stessa cosa vale se decidi di continuare a pagare il mutuo o le rate del finanziamento della persona deceduta.

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Lo so che ti stai mettendo le mani nei capelli e che stai pensando:

“Mammamia è un casino…”

È per questo motivo che

l’ERRORE n.3 – È fare tutto da solo

Leggendo questo articolo hai potuto capire quanto sia complicata la Legge italiana in termini di successioni ereditarie.

E ti posso assicurare che quello che ho scritto qui è ultra semplificato… il tutto in modo tale che anche una persona che non ha nozioni di diritto possa comprenderlo.

Capisci perché ti dico che è un grosso errore non farsi aiutare da un buon notaio o da un bravo professionista?

Se in questa fase molto brutta e delicata della tua vita deciderai di fare tutto da solo rischierai di commettere degli errori e, quando hai a che fare con le Banche, le Finanziarie o con il Fisco, gli errori costano MOLTO cari.

Se vuoi evitare di perdere tutto quello che possiedi per colpa dei debiti di un’altra persona

Ti do un CONSIGLIO:

Fatti aiutare da un buon notaio o da un professionista esperto della materia ed evita di metterti nelle mani del primo avvocato che ti capita davanti (anche se lo conosci da anni o è un tuo amico).

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Non aspettare: fai qui e ora il primo passo per risolvere il problema dei debiti definitivamente e tornare finalmente a vivere in serenità.

Ricapitolando:

Se non vuoi sulle tue spalle i debiti (e i problemi) di un’altra persona NON devi commettere questi 3 errori:

  1. Lasciar passare troppo tempo prima di decidere se accettare o rifiutare l’eredità;
  2. Trattare i beni ereditari come se questi siano tuoi;
  3. Fare tutto da solo.

Ricordati che la Legge italiana è complicata e che i creditori della persona deceduta la conoscono molto bene (a differenza di te) e, di conseguenza, saranno sempre pronti ad usare ogni tuo errore contro di te per riuscire a recuperare tutto il loro denaro anche se questo volesse dire portarti via tutto quello che hai.

Concludendo:

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