Casi risolti

Le persone che abbiamo aiutato a risolvere i loro guai erano una coppia di pensionati che avevano garantito un prestito al proprio figlio per aprire un’attività commerciale poi andata male.

Non riuscendo ad incassare niente dal ragazzo in quanto nullatenente, la Banca aveva rivolto le sue attenzioni sui garanti minacciando di portar via la loro casa, di pignorare la loro pensione e il loro conto corrente.

Dopo aver valutato la documentazione in nostro possesso, avendo trovato alcuni vizi nei contratti, abbiamo chiuso un accordo a saldo e stralcio di tutto il debito per soli 5.000 euro.

Il risparmio per i nostri assistiti è stato di 145.000 euro e i due anziani sono stati liberati da ogni garanzia messa nei confronti del proprio figlio.

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La coppia di pensionati che ha chiesto il nostro aiuto, negli anni, aveva fatto un mutuo per comprare casa e uno per ristrutturarla. Inoltre, per affrontare alcune spese personali, erano andati in rosso sul proprio conto corrente personale di svariate migliaia di euro.

Tra una cosa e l’altra avevano ammucchiato un debito di ben 205.000 euro.

Dopo aver controllato i documenti che avevano firmato i nostri assistiti, siamo riusciti ridare loro la speranza chiudendo un accordo a saldo e stralcio per 90.000 euro e azzerando quello che rimaneva del debito iniziale evitando, così, che la loro casa fosse venduta all’Asta

In questo caso la persona in difficoltà con la Banca era un libero professionista che, per sue esigenze di vita, aveva aperto un conto corrente e aveva chiesto uno scoperto di conto.

Avendo bisogno di soldi per pagare alcuni suoi creditori, questa persona era andata molto “in rosso” e non era stata più in grado di rientrare del suo debito con la Banca.

Quest’ultima, per recuperare i propri soldi, si era trovata costretta a notificare al debitore un decreto ingiuntivo, ad iscrivere ipoteca giudiziale sulla sua abitazione e a mettere la sua casa in vendita all’Asta.

In pochi anni il suo debito era salito a più di 52.000 euro.

Per evitare che l’abitazione del nostro assistito fosse venduta dal Tribunale abbiamo trovato un accordo a saldo e stralcio con il creditore per 18.500 euro.

Per la persona che abbiamo aiutato il risparmio è stato di 33.500 euro e NON ha perso la propria casa all’Asta.

Questa volta ci siamo trovati davanti una persona che aveva preso un finanziamento di 85.000 euro per fare dei lavori di ristrutturazione della propria casa e per altri scopi personali. Il prestito sarebbe durato molto a lungo e, alla fine di tutto, il nostro assistito avrebbe dovuto restituire alla finanziaria ben 104.000 euro.

Quella persona, però, dopo un paio di anni aveva perso il proprio lavoro ed ora non riusciva più a pagare le rate del finanziamento.

Dopo aver verificato tutta la documentazione in nostro possesso, dopo aver trovato alcuni vizi nel contratto di finanziamento, siamo riusciti a chiudere un accordo con il creditore dandogli subito 12.000 euro e, poi, versando 600 euro al mese per 18 mesi (per un totale di 22.800 euro).

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Le persone che abbiamo aiutato a risolvere i loro guai erano tutte imparentate tra loro. Per la precisione erano un genitore e due figli.

Qualche anno fa uno dei due figli aveva preso un prestito dalla Banca per avviare una piccola attività imprenditoriale. Per ottenere quei soldi dall’Istituto di Credito quest’ultimo aveva preteso le firme a garanzia del padre e del fratello.

L’inesperienza del ragazzo e alcuni errori nella gestione commerciale dell’attività avevano fatto sì che il progetto imprenditoriale naufragasse.

In conseguenza di ciò la Banca si trovava con la possibilità di aggredire tre persone (e relative famiglie) per recuperare il proprio credito.

Dopo aver trattato con l’Istituto di Credito, abbiamo chiuso un accordo a saldo e stralcio di tutto il debito per 100.000 euro e siamo riusciti a liberare i due garanti (fratello e padre) dalle firme messe.

Il risparmio è stato di 155.000 euro e le due persone che avevano firmato per garantire il giovane imprenditore ne sono uscite senza averci rimesso nulla.

La famiglia che abbiamo aiutato a ritornare a vivere serena la propria vita, negli anni aveva ammucchiato un debito di 180.000 euro.

La loro abitazione, una villetta bifamiliare nella quale vivevano con i genitori anziani, era stata messa in vendita dal Tribunale per ben 4 volte e si era svalutata tantissimo.

Da tempo era stata fissata una quinta Asta e i nostri assistiti temevano che qualcuno si sarebbe potuto presentare per comprare la loro casa lasciandoli, così, in mezzo ad una strada e pieni di debiti.

Dopo averci dato la loro fiducia, per prima cosa abbiamo dovuto capire chi aveva in mano il loro debito in quanto quest’ultimo era stato più volte ceduto da una società all’altra e, neppure l’Avvocato che seguiva la posizione in Tribunale, sapeva più con chi doveva relazionarsi.

Alla fine, attraverso i contatti maturati negli anni di lavoro in questo settore, abbiamo trovato il giusto interlocutore e chiuso un accordo con il creditore stralciando il debito da 180.000 euro a 110.000 euro.

In questo modo questa famiglia è riuscita a risparmiare 70.000 euro e sia il mutuo che le fideiussioni messe sono state cancellate per sempre.

I clienti che abbiamo aiutato erano una coppia di lavoratori autonomi che, per portare avanti la propria attività commerciale, si erano indebitati con la BCC di Recanati mettendo ben tre ipoteche sulla propria casa.

Per colpa di alcune scelte sbagliate relative all’attività commerciale che gestivano, non riuscendo più a pagare i propri fornitori, avevano ottenuto altri soldi dalla Banca facendo mettere delle firme a garanzia anche al proprio figlio.

Alla fine, quella famiglia aveva accumulato un debito di circa 310.000 euro con la Banca e non riusciva più a portare avanti l’attività commerciale che li aveva fatti indebitare.

Il padre, inoltre, si era ammalato di depressione per il senso di colpa che provava per aver fatto indebitare anche il proprio figlio, pregiudicandone il futuro.

Oltre ai loro problemi economici e al fatto che avevano dovuto interrompere la propria attività lavorativa per colpa della situazione che si era creata, quella famiglia era allo sbando anche per colpa delle scelte fatte dal proprio avvocato. Quest’ultimo, non essendo un esperto della materia, li aveva consigliati male ed ora si trovavano a dovere pagare alla Banca anche le spese di una causa che avevano perso contro di lei.

Con il nostro intervento siamo riusciti a estinguere TUTTO il debito con un accordo a saldo e stralcio di 75.000 euro e abbiamo anche ottenuto la liberazione del figlio dalle garanzie date a favore dei genitori.

Come succede spesso chi ha un’attività propria, per poter avere i soldi dalla Banca, deve garantire personalmente con tutti i propri beni. E questo è uno di quei casi.

La coppia che ha chiesto il nostro aiuto gestiva una piccola attività commerciale fino a quando la crisi, qualche scelta sbagliata e la mancanza di liquidità non hanno costretto quei piccoli imprenditori a tirare giù la saracinesca del proprio negozio per sempre.

Non riuscendo a recuperare quasi nulla dall’Azienda ormai chiusa, la Banca decise di aggredire l’abitazione dei due coniugi mettendola all’Asta. Dopo aver verificato tutta la documentazione in nostro possesso siamo riusciti a chiudere un accordo a saldo e stralcio con il creditore dandogli 35.000 euro e cancellando il resto.

In questo caso la persona che abbiamo aiutato ad uscire dal tunnel oscuro del debito era una mamma single con due figli piccoli.

Lei e il suo ex compagno si erano indebitati per comprare casa ma poi la coppia si era lasciata e, visto che lui si era disinteressato completamente al mutuo preso, lei non era più riuscita a pagarlo con regolarità e la sua abitazione era finita all’Asta.

Oltre a ciò, per ottenere quel prestito dalla Banca, i genitori di lei avevano messo le proprie firme a garanzia e, di conseguenza, visto che la casa della figlia non avrebbe coperto il suo debito, anche i genitori rischiavano di perdere la loro abitazione e di trovarsi con il quinto della pensione pignorata per tutto il resto della loro vita.

Prima di chiedere il nostro aiuto questa persona si era rivolta all’avvocato che l’aveva seguita quando si era separata dal suo compagno ma, per ben 13 mesi, quest’ultimo NON aveva fatto nulla, tanto che la sua casa era finita all’Asta e rischiava di essere (s)venduta per quattro spicci.

In meno di 60 giorni abbiamo chiuso un accordo a saldo e stralcio di tutta la posizione per 85.000 euro e siamo riusciti a cancellare anche le fideiussioni dei suoi genitori salvando, così, la loro casa e la loro pensione.

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In questa pratica la persona che ci ha chiesto aiuto aveva ammucchiato un debito di circa 60.000 euro a fronte di tre contratti di conto corrente e un prestito personale non restituito.

Dopo una trattativa al coltello, siamo riusciti a chiudere un accordo a saldo e stralcio per 9.000 euro, di cui 7.000 sono stati versati subito mentre gli altri 2.000 sono stati corrisposti al creditore in quattro rate mensili.

In questo caso il debitore era un Commercialista che, per colpa di un calo di lavoro causato da una malattia, si era trovato a non riuscire più a pagare il mutuo fatto per comprare la propria casa.

Non riuscendo, con le proprie forze, a trovare un accordo con la Banca, aveva perso la speranza di riuscire a risolvere i suoi guai con quest’ultima e, di conseguenza, aveva lasciato che il suo creditore mettesse la sua casa all’Asta.

Tempo dopo, attraverso una persona che avevamo aiutato a risolvere i suoi guai, veniva in contatto con noi e decideva di darci fiducia.

In 90 giorni abbiamo chiuso un accordo con il creditore, tolto la sua casa dall’Asta e cancellato ogni suo debito.

La famiglia che abbiamo aiutato a risolvere i propri guai con la Banca si era indebitata per comprare casa.

Non riuscendo più a pagare il mutuo per colpa della perdita del lavoro del marito, i coniugi avevano cercato di trovare una soluzione andando a parlare con il direttore della Banca MA non avevano risolto un granché.

Qualche mese dopo l’Istituto di Credito aveva iniziato a percorrere la strada che, in capo ad un anno, li avrebbe portati a trovarsi la casa in vendita all’Asta.

Essendosi rassegnati alla perdita della propria abitazione e ignorando le conseguenza della vendita della loro casa da parte del Tribunale, quella coppia aveva girato la testa dall’altra parte fino a che non hanno incontrato un loro amico che li ha fatti ragionare e che li ha messi in contatto con noi.

L’Asta era pericolosamente vicina ma siamo riusciti a chiudere un accordo e a cancellare TUTTO il loro debito 4 giorni prima della vendita da parte del Tribunale (con grande irritazione di chi si stava già pregustando di fare un affare sulle spalle di queste persone).

La coppia che ci ha chiesto aiuto aveva preso un prestito per comprare una casa ma poi, a causa del fallimento dell’azienda per cui lavorava la moglie, il denaro che c’era a disposizione NON bastava più a pagare il mutuo e a sostenere le spese necessarie a mantenere le esigenze della famiglia.

Per questo motivo queste persone si erano trovate con la casa all’Asta.

La paura di perdere tutto era così grande che il debitore si era messo a trattare da solo con la Banca e, pur di raggiungere un accordo che evitasse alla sua casa di essere venduta all’Asta, aveva fatto delle promesse che NON poteva rispettare.

Questo aveva aggravato la sua situazione ed ora, dopo tre tentativi di vendita andati deserti, stavano vivendo l’ansia di perdere ogni cosa e di ritrovarsi sommersi dai debiti per il resto della loro vita.

Appena avuto l’incarico di aiutarli abbiamo preso contatti con i creditori e, grazie alla nostra credibilità, abbiamo chiuso in poco tempo un accordo a saldo e stralcio di 124.000 euro, impedendo che la loro abitazione fosse venduta all’Asta.

La persona che aveva chiesto il nostro aiuto era un socio di un’azienda che aveva chiuso con i debiti.

Per mandare avanti l’attività di impresa si era trovato a dover mettere la propria firma in Banca e, di conseguenza, quando le cose incominciarono ad andare male, si trovò immerso nella melma fino al collo e con la casa in pericolo.

Avendo sfruttato la presenza di alcuni vizi e di un’ipoteca di primo grado sulla sua casa a garanzia di un mutuo che stava ancora pagando, siamo riusciti a chiudere un accordo a saldo e stralcio con il creditore per soli 12.000 euro.

Questo ci ha permesso di depennare il nome del nostro assistito dalla lista dei garanti dell’azienda in liquidazione evitando che la sua casa fosse venduta all’Asta.