Tra i tuoi creditori c’è il Fisco? Non sottovalutare il problema

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Avere tra i propri creditori anche l’Agenzia delle Entrate Riscossione può essere un grosso problema quando vuoi cercare di risolvere i tuoi guai al di fuori delle Aule del Tribunale.

In questo video capirai il motivo di questa cosa e le soluzioni che puoi utilizzare quando il denaro che hai a disposizione non ti basta per trovare un accordo con i tuoi creditori.

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[trascrizione testo del video]


Mi capita spesso di parlare con persone che hanno la casa all’Asta e due creditori: la Banca e l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
 
Di solito queste persone indirizzano tutti i loro sforzi nel trovare un modo per pagare l’Istituto di Credito senza rendersi conto che il vero problema sta nel capire come pagare il Fisco.
 
Per queste persone la Banca fa più paura dello Stato… forse perché è la Banca (e non lo Stato) che ha messo la loro casa all’Asta.
 
In questo video ti spiegherò perché, invece, in questi casi devi ragionare al contrario: prima devi trovare un modo per pagare il Fisco e poi la Banca. Parleremo anche del motivo per cui questa cosa è un problema e della strategia da usare quando non è possibile trovare un accordo con i tuoi creditori.
 
 
Partiamo subito con la domanda che mi fanno tutti:
 
“Perché risolvere i miei problemi diventa più difficile se c’è il Fisco tra i miei creditori?
Alla fine l’Agenzia delle Entrate Riscossione non dovrebbe essere come tutti gli altri?”
 
Sarebbe molto bello che lo fosse ma, purtroppo, NON è così.
 
Il Fisco NON è un normale creditore
 
A differenza della Banca, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione NON tratta mai. Ed è proprio questo a rendere la cosa così complicata quando devi risolvere un problema dove è coinvolta anche lei.
 
A parte l’impugnazione delle cartelle esattoriali e gli altri modi “da Tribunale” che esistono per opporsi al pagamento dei soldi che devi allo Stato, ci sono solo altre tre “scappatoie” per non pagare tutto subito o per pagare di meno rispetto a quello che ti viene richiesto dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
 
Queste 3 alternative sono:
 
1        la “rateizzazione” del debito;
2        la “rottamazione” delle cartelle;
3        la procedura “a saldo e stralcio”.
 
A parte la rateizzazione del debito che è sempre possibile fare ma che, di fatto, non diminuisce l’ammontare dei soldi che devi al Fisco, gli altri due modi per riuscire ad abbassare il proprio debito nei confronti dello Stato NON sono sempre disponibili.
 
Sia la rottamazione che il Saldo e Stralcio delle cartelle sono stabiliti dal Governo e seguono determinate regole.
 
Quindi non sono sempre utilizzabili.
 
 
Ora… se hai un debito di 100.000 euro con la Banca e uno di 50.000 euro con l’Agenzia delle Entrate Riscossione e non puoi utilizzare né la rottamazione né lo stralcio delle cartelle, allora trovare un accordo con entrambi i tuoi creditori può diventare un problema.
 
Perché?
 
Perché con la Banca potrai anche trattare ma con il Fisco NO. A quest’ultimo dovrai restituire tutti i 50.000 euro che gli dovevi.
 
E se, come succede sempre, hai i soldi contati, è molto probabile che questi ultimi non ti bastino per pagare anche l’Istituto di Credito… l’unico con cui puoi provare a trovare un accordo.
 
Il fatto è che, però, se non riuscirai a trovare un accordo CON ENTRAMBI i tuoi creditori non potrai bloccare l’asta della tua casa e, di conseguenza, rischierai di perderla e di rimanere indebitato a vita.
 
 
Ti faccio un esempio pratico per spiegarti meglio qual è il problema.
 
Diciamo che hai 100.000 euro a disposizione e ipotizziamo che la tua casa valga proprio quella cifra (cioè 100.000 euro).
 
Come abbiamo detto poco fa, hai due debiti: uno di 100.000 euro con la Banca e uno di 50.000 euro con il Fisco.
La Banca ha un’ipoteca di primo grado sulla tua abitazione mentre l’Agenzia delle Entrate Riscossione ne ha messa una di secondo grado.
Entrambi i tuoi creditori sono presenti nella procedura esecutiva che ti sta portando la casa all’Asta.
 
Questo vuol dire che, in caso di vendita della tua casa da parte del Tribunale, PRIMA verrà pagata la Banca (visto che, come dicevamo poco fa, ha un’ipoteca di primo grado a garanzia del tuo debito) e poi, se dopo aver pagato l’Istituto di Credito dovesse avanzare qualche soldo, a questo punto, verrà pagato anche il Fisco.
 
Ora ci troviamo di fronte a questa situazione:
 
Tenuto conto che l’Agenzia delle Entrate Riscossione NON TRATTA, per risolvere i tuoi guai, ed impedire che la tua casa venga venduta all’Asta, dovresti dargli tutti i 50.000 euro che gli devi.
 
A questo punto, però, visto che in totale avevi 100.000 euro, ti troverai in tasca solo altri 50.000 euro da offrire alla Banca.
 
Quest’ultima, però, difficilmente accetterà l’accordo.
 
Perché?
 
Il motivo è semplice:
 
Visto che la tua abitazione vale proprio 100.000 euro e che, in caso di vendita, la Banca verrebbe pagata prima del Fisco, in virtù dell’ipoteca di primo grado che aveva messo sulla tua casa (mentre lo Stato non prenderebbe un euro), se la tua abitazione venisse venduta all’Asta, la Banca potrebbe recuperare TUTTI i soldi che gli devi.
 
A questo punto, perché mai dovrebbe rinunciare a 50.000 euro in favore dell’altro creditore?
 
 
Tu lo faresti?
 
 
Te la metto più sul personale:
 
Se io fossi tuo debitore di 100.000 euro e tu sapessi che potresti recuperare tutti i tuoi soldi vendendomi la casa all’Asta, accetteresti solo 50.000 euro perché il resto dei soldi lo devo utilizzare per pagare un altro mio creditore che, in caso di vendita della mia casa da parte del Tribunale, non riceverebbe nulla?
 
Tu rinunceresti agli altri 50.000 euro per farmi un favore?
 
Credo proprio di no…
 
 
Certo, le cose non sono mai tutte bianche o tutte nere.
 
Qui ti ho spiegato “il perché” avere tra i propri creditori anche il Fisco può essere un grosso problema.
 
Di solito con una buona strategia e un abile negoziatore, in qualche modo si riesce a trovare un accordo con la Banca ma, ti assicuro che in questi casi la trattativa si complica di parecchio.
 
 
Ok… ma come posso fare se mi trovo in questa situazione e non riesco a trovare un accordo con la Banca o i soldi non mi bastano?
 
Non esiste un’unica risposta a questa domanda. Bisogna ragionare caso per caso.
 
Di solito, però, un buono strumento che potresti utilizzare per sbrogliare questo tipo di matassa è la Legge 3/2012, detta anche Legge Anti Suicidi.
 
Questa norma ti permette di pagare i tuoi creditori nel limite di quello che puoi fare, liberandoti, allo stesso tempo, del tuo debito.
 
Quella di cui ti sto parlando ora è una procedura giudiziale che prevede costi e tempi lunghi. Non decidi tu ma un Magistrato e, di conseguenza, in questi casi metti la tua vita nelle mani di un’altra persona.
Ad ogni modo, a parte questi punti negativi, in circostanze come quelle di cui abbiamo parlato in questo video, può essere una valida opzione da tenere in considerazione.
 
 
Detto questo ti do un CONSIGLIO:
 
Quando cercherai una persona che possa aiutarti nel valutare la strategia giusta per risolvere i tuoi guai NON ti mettere nelle mani del primo avvocato che ti capiterà davanti (anche se lo conosci da anni o è un tuo amico).
 
Se quella persona NON è un esperto nella risoluzione del TUO tipo di problema NON ti sarà di alcun aiuto e, con la sua inesperienza e i suoi errori, NON risolverà i tuoi guai ed anzi, peggiorerà la tua situazione.
 
Un ortopedico e un cardiologo sono entrambi medici MA se devi farti operare al cuore NON penso che ti farai aprire il petto da chi sistema gambe.
 
E questo perché sai che l’ortopedico NON è specializzato nella risoluzione del TUO problema.
 
Pensi che la cosa sia diversa quando hai un problema con la Banca e, magari, ti trovi anche con la casa all’Asta?
 

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