Vuoi fare causa alla Banca? Non fidarti di quello che leggi su Internet

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“Ho letto su internet che è uscita una nuova sentenza che da torto alla Banca… che dici, faccio causa?”

Questo è il punto di partenza di un viaggio che ti porterà a finire con il sedere per terra ed in mezzo ad una strada.

Ricordati sempre che “una rondine non fa primavera“.

In questo video capirai perché NON ti conviene basare tutta la tua strategia SOLO sull’ultima sentenza che hai trovato online.

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[trascrizione testo del video]

Un paio di settimane fa mi accorgo che era uscita una nuova sentenza emessa dal Tribunale di Vattelappesca nella quale si ritornava a parlare di usura e anatocismo dei contratti bancari.
 
Qualche giorno dopo vengo contattato da una persona in difficoltà con la Banca.
 
Durante la telefonata quella persona mi chiede se fosse possibile fare causa all’Istituto di Credito in virtù, proprio, di quella sentenza di cui avevo letto giorni prima.
 
Con sua grande sorpresa, però, dopo aver preso qualche informazione dal mio interlocutore, gli ho sconsigliato di muovere guerra in Tribunale contro la Banca e questo per 3 ragioni di cui ti parlerò in questo video.
 
 
Partiamo dal principio:
 
Perché è sbagliato fare causa alla Banca confidando SOLO su qualche nuova sentenza?

 
IL PRIMO MOTIVO È CHE CI SONO TROPPE SENTENZE DA VALUTARE
 
Mi spiego meglio:
 
Devi sapere che nel nostro paese le Leggi vengono interpretate dai Giudici e dagli studiosi del Diritto (per esempio i professori universitari).
 
Di solito le norme vengono interpretate attraverso le sentenze emesse dai Giudici.
 
Ora… in Italia esiste una gerarchia in merito ai verdetti emessi dai magistrati.
 
In ordine di importanza possiamo dire che:
 
– le sentenze della Corte di Cassazione a sezioni unite valgono più di quelle emesse dalla Corte di Cassazione a sezioni semplici.
– queste ultime valgono di più di quelle emesse dalla Corte di Appello;
– le sentenze della Corte di Appello valgono più di quelle emesse dal Tribunale.
 
In conseguenza di questa cosa, le sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite valgono molto di più di quelle emesse da qualsiasi Tribunale d’Italia.
 
Ora… dove sta il problema?
 
Devi sapere che, per come funzionano le cose nel nostro paese, ci sono QUASI SEMPRE sentenze che, parlando dello STESSO ARGOMENTO, affermano cose diametralmente OPPOSTE l’una dall’altra.
 
E questo a tutti i livelli
 
Lo so… è paradossale ma purtroppo è così.
 
 
Ma che cosa vuol dire questa cosa all’atto pratico?
 
Vuol dire che, se per esempio, cerchi qualche cosa che dichiari la responsabilità della Banca per usura nel contratto di mutuo è molto probabile che troverai sentenze che affermano la responsabilità dell’Istituto di Credito e sentenze che, invece, dicono che quest’ultimo NON è colpevole di quello stesso comportamento (o che lo è molto meno).
 
E allora:
 
Come fa il Giudice a stabilire QUALE INTERPRETAZIONE deve dare a quella norma?
 
Molto semplice… fa queste 3 cose:
 
– verifica quante sentenze esistono a supporto dell’una e dell’altra interpretazione;
– verifica quali sentenze sono più recenti e quali, invece, si basano su concetti ormai “sorpassati”;
– e, per ultimo, si basa sulla propria esperienza personale e sulla propria visione del Mondo.
 
Tutto questo per dirti che, all’atto pratico, ogni Giudice PUÒ FARE COME GLI PARE quando si trova di fronte ad un problema da risolvere.
 
Non importa che un altro Magistrato, di un altro Tribunale, abbia detto che, per esempio, una clausola contenuta all’interno di un contratto di mutuo sia da considerare illecita perché, poi, quella stessa clausola può essere considerata valida da un altro Giudice.
 
Il tutto proprio per i motivi di cui abbiamo parlato poco fa.
 
Per questa ragione rabbrividisco sempre quando sento di avvocati o di “consulenti del debito” che spingono i propri clienti a fare causa alla Banca sulla scia di una nuova sentenza del “Tribunale di Vattelappesca”.
 
Praticamente stanno incitando quei poveri cristi dei loro clienti a scommettere alla roulette. E si sa che al gioco d’azzardo vince sempre il Banco (o, in questo caso, la Banca).
 
 
A questo punto potresti pensare:
 
“Ok, quindi mi stai dicendo che non dovrei MAI fare causa alla Banca?“
 
No, non sto dicendo questo.
 
Anche se sono sempre dell’idea che mettere la propria vita in mano ad un’altra persona (in questo caso il Giudice) sia molto rischioso, credo che in certi casi può essere anche una valida scelta.
 
Quello che ti voglio far capire è che NON è saggio basare tutta la tua strategia SOLO su una nuova sentenza, anche se questa, indirettamente, ti da ragione…
 

E questo è anche il SECONDO MOTIVO PER CUI HO SCONSIGLIATO a quella persona di muovere guerra alla Banca in Tribunale.
 
Ti potresti trovare di fronte ad un Giudice che ritiene quella sentenza “minoritaria”, oppure che valuta l’interpretazione di altre sentenze come migliore di quella su cui ti basi tu o, più semplicemente, che NON ne condivide il contenuto.
 
E basta solamente che il Magistrato che ti trovi davanti non sia d’accordo con il tuo punto di vista o con quello del tuo avvocato che, inevitabilmente, SARAI FREGATO!
 
A questo punto ti troverai costretto ad andare in Appello… e, questo con grande gioia del tuo legale che avrà la possibilità di “staccarti un’altra parcella”.
 
E se, poi, perderai anche in Appello potrai sempre andare di fronte alla Corte di Cassazione… e via altri soldi e altre speranze infrante.
 
 
Rifletti un momento:
 
In tutta questa storia chi ci guadagna di più?
 
Tu che stai continuando a spendere soldi senza ottenere nessun risultato o il tuo avvocato che ti sta spingendo a fare una causa dopo l’altra e che vorrà sicuramente essere pagato per farlo?
 
 
Ora… il mio scopo era quello di aprirti gli occhi su quello che accade al 98% delle persone che si trovano in difficoltà con gli Istituti di Credito.
 
Però io ti conosco… so che, sotto sotto, il desiderio di vincere contro la Banca al suo stesso gioco è molto forte. Lo so che ti sei fatto ammaliare dal miraggio di vincere la causa e di non dover dare più nulla alla tua Banca.
 
 
Mi hanno già messo la casa all’Asta? Non mi interessa! Tanto il mio avvocato mi ha detto che possiamo fare un’opposizione all’esecuzione e li freghiamo!
 
Tutte favolette! Non funziona così.
 
 
Nel 99,9% delle volte il Giudice NON blocca proprio nulla e, alla fine dei conti sarai proprio tu ad essere fregato. 
 
Avrai speso altri soldi, avrai perso la tua casa e, purtroppo, rimarrai indebitato a vita!
 
 
 
E alla fine arriviamo al TERZO MOTIVO per cui ho sconsigliato a quella persona di fare causa alla Banca.
 
Non aveva né le prove, né il tempo per portare l’Istituto di Credito in Tribunale e vincere la causa.
 
In conseguenza di ciò avrebbe solo buttato via dei soldi (che non aveva) per cercare di raggiungere un obiettivo irraggiungibile.
 
Ricordati sempre che, se vuoi muovere guerra alla Banca in Tribunale devi prima sempre valutare 4 cose:
 
– i motivi che ti spingono in Tribunale;
– le prove che hai in mano;
– il tempo che hai a disposizione;
– che cosa ci guadagneresti in caso di vittoria.
 
Ho già approfondito questi argomenti nella sedicesima puntata del mio podcast: Libero dai Debiti. Se ti interessa saperne di più ti invito ad ascoltarla.
 
 
A questo punto ti do un paio di CONSIGLI:
 
Tieni sempre in considerazione che “una rondine non fa primavera“… soprattutto quando si tratta di una nuova sentenza di qualche Tribunale italiano.
 
Prima di buttarti a capofitto in una causa legale che potrebbe potarti a perdere tempo, soldi e l’opportunità di risolvere i tuoi problemi, pensaci molto bene.
 
Valuta le tue alternative e tieni in considerazione quelle della Banca nei tuoi confronti.
 
Fatti aiutare da una persona o da un team di professionisti che sia veramente in grado di risolvere i tuoi problemi e di NON creartene di nuovi (come invece fa qualche avvocato che si improvvisa esperto di diritto bancario).
 
Ma soprattutto FAI MOLTA ATTENZIONE a tutti quei “professionisti” che ti invogliano a fare causa alla Banca basando le proprie argomentazioni SOLO sull’ultima sentenza uscita o sul tuo malcontento.
 
Queste persone non sono veramente interessate alla tua sorte ma solo ai soldi che potranno toglierti dalle tasche.

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