Quando ti indebiti con una Finanziaria devi stare molto attento agli interessi che ti chiedono indietro.
Se farai male i tuoi conti, per restituire il prestito preso, rischierai di non avere neanche i soldi per fare la spesa.
Questa è la storia vera di una nostra cliente.
Un fatto reale che voglio usare per spiegarti 3 cose e, cioè che:
- NON bisogna MAI perdere la speranza anche nei momento di maggiore difficoltà;
- se vuoi risolvere i tuoi problemi, DEVI rivolgerti a degli esperti della materia e NON al primo avvocato che ti capita tra le mani;
- in certi casi è possibile riuscire a stralciare un debito anche A RATE;
Ma prima di tutto ciò
Mi presento:
Mi chiamo Andrea Gamberi e, assieme alla mia squadra, “coltello tra i denti” lottiamo ogni giorno per risolvere i problemi di soldi delle persone che hanno debiti con le Banche, con le Finanziarie e con ex-Equitalia.
Sono anche autore del libro Bestseller Negoziare con la Banca.
Partiamo subito dal principio di questa vicenda.
La storia di Giovanna:
Giovanna è un nome di fantasia ma, come vedrai dalla testimonianza scritta di suo pugno qui sotto e dall’atto di accettazione della finanziaria, la sua storia è VERA.
Giovanna è una mamma.
Suo figlio è, ormai, grande e fuori di casa ma lei è sempre pronta per aiutarlo.
Qualche anno fa si è sposato. Come tutti, ha comprato casa, e Giovanna e suo marito Sergio lo hanno aiutato a realizzare il suo sogno di indipendenza.
Visto che lui si era già indebitato con la Banca per acquistare casa, loro volevano fare la propria parte e lo hanno aiutato nelle ristrutturazioni.
I soldi che avevano in Banca non erano sufficienti a pagare tutti i lavori, e allora…
La scelta sbagliata:
Chiedere un finanziamento.
Quando chiedi un prestito, una finanziaria vale l’altra.
Le sole cose che, per te, contano in quel momento contano sono:
- quanti soldi ti danno;
- quando te li danno;
- che interessi devi pagarci sopra (purtroppo questo punto viene spesso sottovalutato).
Che cosa è successo?
A suo figlio servivano circa 40.000 euro per le ristrutturazioni necessarie a rendere la sua casa come la desiderava.
Ragionandoci un po’ su, Giovanna e suo marito Sergio pensarono che, visto che dovevano prendere un finanziamento, potevano chiedere qualche soldo in più per togliesi qualche sfizio…
Così fecero.
Visto che Sergio aveva già un debito con la Banca e, di conseguenza, NON avrebbe avuto la possibilità di intestarsene un altro con una Finanziaria, Giovanna fu costretta a presentare la pratica a suo nome.
Ma sì… che sarà mai?
In qualche settimana era tutto fatto.
Il 17 luglio 2017 la Finanziaria accoglieva il prestito di 63.000 euro, da restituire in 117 rate mensili.
Ogni rata era di 858,30 euro.
Alla fine di tutto:
Per avere quei 63.000 euro, avrebbero dovuto rimborsarne OLTRE 100.000!
Per la precisione 100.421,10… circa 40.000 euro in più rispetto a quelli che avevano chiesto!
Una cifra MOSTRUOSA!
Se non credi alle mie parole, credi almeno ai tuoi occhi: ti riporto qui di seguito la lettera di accettazione del finanziamento da parte di Findomestic.
Per qualche anno le cose andarono avanti, poi i problemi.
L’azienda in cui lavorava Sergio fallì.
Da un giorno all’altro Giovanna e suo marito si trovarono con DUE prestiti da restituire e UN SOLO stipendio da cui prendere i soldi.
E… ti assicuro che lo stipendio di Giovanna bastava solamente per pagare il mutuo della loro casa e il finanziamento di Findomestic.
I soldi per mangiare e per la casa glieli dava il loro figlio.
Un disastro!
Giovanna iniziò a non dormire più la notte.
Appena si infilava sotto le coperte, nel buio della sera, era assalita da mille preoccupazioni.
Aveva parlato con tanti avvocati ma tutti avevano proposto solo la via del Tribunale… nessun’altra alternativa.
Si parlava solo di cause e di soldi per anticipi e spese ma MAI di soluzioni reali e che non prevedessero il passare di 6/7 anni prima di sapere se la cosa si era risolta oppure no.
Non riusciva a capire come fare a risolvere i propri guai.
Si sentiva abbandonata e rassegnata al suo destino.
Non si fidava più di nessuno.
In casa si litigava sempre… lei riversava le sue ansie e preoccupazioni su Sergio che, però, “non sapendo che pesci prendere” si sentiva frustrato e le rispondeva male.
Si rimbalzavano l’uno con l’altra la responsabilità della scelta di essersi indebitati con la Finanziaria e, quando non si incolpavano a vicenda, se la prendevano con loro figlio che, di conseguenza, aveva smesso di far loro visita.
Intanto, però, il tempo passava inesorabile.
Alla fine i soldi non bastarono più.
Giovanna e Sergio smisero di pagare sia la Banca che la Finanziaria e, di conseguenza, quest’ultima incaricò il proprio ufficio legale di cercare di recuperare il denaro “con le cattive“.
Iniziarono ad arrivare lettere di messa in mora, telefonate dalle società di recupero crediti, lettere di Avvocati che intimavano il pagamento immediato di quelle somme “altrimenti avrebbero portato la cosa di fronte ad un Giudice” ecc.
La pressione si faceva sempre più grande e Giovanna stava sempre peggio.
Ormai dormire per una notte intera era solo un lontano ricordo…
Poi, una persona le parlò di noi
Un paio d’anni prima avevamo aiutato un’amica di Giovanna a risolvere i suoi problemi di soldi con la Banca MA quest’ultima non lo sapeva perché, come è logico e naturale che sia, a nessuno viene voglia di parlare in giro dei propri problemi… anche se li ha risolti.
E questo soprattutto quando si parla di debiti non pagati.
Una sera questa nostra vecchia cliente e Giovanna si incontrarono per una cena tra amici e, parlando del più e del meno, venne fuori l’argomento delle cause inutili alla Banca e degli avvocati che, spacciandosi per professionisti della materia, ti portano a spendere un sacco di soldi per non ottenere nulla in cambio.
Poi venne fatto il nostro nome.
Questa nostra vecchia cliente le raccontò di come, in pochi mesi, avessimo risolto un suo problema con una Banca che il suo avvocato NON era stato in grado di affrontare per ben 3 anni.
Giovanna ci contattò SOLO perché aveva stima di quel nostra vecchia cliente
Era molto scettica sul fatto che saremmo stati in grado di aiutarla.
Se non c’erano riusciti tutti gli avvocati a cui si era già rivolta, che cosa avremmo potuto fare noi?
Ad ogni modo non aveva nulla da perdere e, di conseguenza, ci incontrammo per parlare.
La sua situazione non era delle più semplici.
Lei aveva un finanziamento di quasi 90.000 euro da rimborsare (gli altri 10.000 li aveva già restituiti nel tempo) mentre Sergio aveva un mutuo con la Banca di circa 140.000 euro.
“Fortunatamente” la Banca di Sergio aveva anche un’ipoteca di primo grado sulla sua casa e, di conseguenza, Findomestic NON avrebbe potuto ricavare niente da una eventuale vendita all’Asta.
Si iniziava a delineare una strategia per aiutare Giovanna e suo marito
Finalmente NON si trovava più di fronte a persone che vedevano solo problemi ma a qualcuno che, invece, cercava delle SOLUZIONI a quei problemi.
Una briciola di speranza si riaccese nel cuore di Giovanna.
Creammo una strategia per chiudere entrambi i debiti della coppia.
Per prima cosa iniziammo una trattativa con la Banca di Sergio
Dopo un paio di mesi di negoziazioni con l’Istituto di Credito chiudemmo un accordo a saldo e stralcio con quest’ultimo e riuscimmo a rimanere con abbastanza soldi in tasca per poter fare un’offerta a saldo e stralcio anche nei confronti di Findomestic.
Dopo quasi sei mesi da quando avevamo preso in mano la sua posizione:
Questa fu la mia proposta alla finanziaria:
Al posto dei 90.000 euro che Giovanna doveva restituire a Findomestic , offrivamo 22.800 euro, di cui:
- 12.000 euro da versare a titolo di acconto entro un mese dalla firma dell’accordo;
- i restanti 10.800 euro da restituire in 18 mesi a 600 euro al mese.
Potevamo permetterci di versare quell’acconto e di impegnarci nel pagare quelle rate mensili solamente perché, prima di trattare con Findomestic, avevamo già risolto il problema di Sergio con la sua Banca.
Come dicevo prima, avevamo in tasca circa 15.000 che derivavano dallo stralcio precedente e, senza più l’onere di pagare la rata del mutuo, Giovanna sarebbe riuscita tranquillamente a versare regolarmente quei 600 euro al mese per 18 mesi.
Eccoti la lettera di Findomestic a Giovanna:
In meno di sei mesi eravamo riusciti a risolvere una situazione molto complicata.
Il 25 febbraio 2020 venne fatto il bonifico di 12.000 euro. Finalmente Giovanna poteva ricominciare a dormire la notte.
Tutto era finito!
Il pericolo di subire azioni legali NON esisteva più e, oltre a risparmiare più di 67.000 euro rispetto al suo debito iniziale, Giovanna poteva finalmente ricominciare a vivere serenamente la sua vita (e a dormire la notte).
I problemi familiari erano scomparsi come neve al sole.
Questa è la sua testimonianza.
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Come avrai già capito da te, in questo blog ti fornisco gratuitamente informazioni e risorse che possono aiutarti ad uscire dal tunnel oscuro del debito.
Lo faccio perché credo che ci sia sempre una soluzione ad ogni problema e, spesso, basta veramente poco per tornare a vivere una vita serena.
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