Andrea Gamberi

Aiutare le persone con problemi di soldi a risolvere i loro guai NON è una cosa semplice.

La cosa più difficile NON è quella di trovare un modo per portarle fuori dal tunnel del debito.

La cosa difficile è che qualche volta devo lottare per far capire a chi ho davanti che la soluzione che si era immaginato per risolvere i suoi problemi con la Banca NON è realistica… che seguendo quella via finirà in guai ancora più grossi o ci rimetterà un sacco di soldi.

Qualche volta il mio lavoro mi porta a distruggere sogni.

Distruggo sogni per ricostruire vite.

Oggi ti parlerò di una delle domande più gettonate tra chi si trova a dovere dei soldi ad una Banca e che, magari, ha anche la casa all’Asta:

Posso trovare un modo per pagare il mio debito a rate?

La risposta breve è:

“…

Tutto dipende da qual è il tuo obiettivo e da quanto devi restituire al tuo creditore.

Per la risposta lunga devi andare avanti a leggere.

Ma prima di tutto

Mi presento:

Mi chiamo Andrea Gamberi e, assieme alla mia squadra, “coltello tra i dentilottiamo ogni giorno per risolvere i problemi di soldi delle persone che hanno debiti con le Banche, con le Finanziarie e con ex-Equitalia.

Sono anche autore del libro Bestseller Negoziare con la Banca.

Puoi cercare di rateizzare un debito:

  1. Se decidi di trattare con la Banca prima dell’arrivo della D.B.T. (Decadenza dal Beneficio del Termine);
  2. Se la somma che devi restituire è piccola;
  3. Se hai la casa all’Asta e vuoi chiedere al Giudice la conversione del pignoramento.

Adesso vediamo ogni punto insieme.

L’arrivo della D.B.T.

No, non è una malattia (anche se è altrettanto sgradevole).

La D.B.T. (Decadenza dal Beneficio del Termine) è una comunicazione che ti arriva per lettera dalla Banca o dalla Finanziaria.

Se non stai rimborsando il tuo debito questo documento stabilisce una linea di confine: dal momento in cui la ricevi vieni avvisato che il contratto che hai firmato NON esiste più, e che dovrai restituire alla Banca tutto quello che hai preso in prestito da lei entro 7 giorni (altrimenti il tuo creditore andrà avanti per le vie legali contro di te).

Da quel momento in poi NON potrai più provare a rinegoziare le rate.

Ora… di solito quando spiego questa cosa, chi ho di fronte mi dice:

Ma se non riuscivo a trovare i soldi per pagare le rate, come faccio a restituire tutto quello che mi hanno prestato in soli 7 giorni?

So molto bene che questa cosa è fantascienza (e lo sa bene anche il tuo creditore), solo che per Legge bisogna fare così… e così fa la Banca.

La Banche non possono allungare il brodo più di tanto

A questo punto molte persone mi chiedono:

Ma se volessi mettermi d’accordo con la Banca per ritornare a pagare un po’ per volta, potrei farlo?

Puoi provarci MA le cose non ritorneranno come prima.

Visto che ormai sei decaduto dal beneficio del termine (in quanto ti è arrivata a casa la D.B.T.) nessuna Banca o Finanziaria ti concederà di riprendere a rimborsare il prestito preso come facevi un tempo.

Come ti dicevo poco fa, l’arrivo di quella lettera è una linea di confine.

Visto che l’hai superata ora sei considerato un “cattivo pagatore” e il tuo debito è passato da c.d. “incaglio” (quando non stai pagando regolarmente ma la cosa si può ancora sistemare) a c.d. “sofferenza” (quando ormai la tua posizione è passata all’Ufficio Legale che si occuperà delle azioni necessarie per un recupero forzoso di quello che la Banca ti ha prestato).

Questo cambia tutto per il tuo creditore.

Il massimo che, per Legge e per regolamenti interni, la Banca ti potrà concedere sarà una dilazione di 18 mesi.

A questo proposito passiamo a parlare di numeri…

Quanto devi restituire al tuo creditore?

La somma di denaro da restituire rappresenta la seconda linea di confine che esiste tra il riuscire a pagare a rate un proprio debito e NON poterlo fare.

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Se l’importo che devi restituire alla Banca è basso allora è molto più facile ottenere (e sostenere) un pagamento dilazionato nel tempo (con dei limiti che vedremo tra poco).

Mi spiego meglio:

Diciamo ad esempio che devi restituire all’Istituto di Credito 100.000 euro.

Ipotizziamo che ti sia già arrivata la lettera con la quale ti comunicano la D.B.T. e che vuoi cercare di ottenere uno sconto dalla Banca prima che la tua casa venga messa all’Asta.

In questo caso l’opzione più semplice da percorrere potrebbe essere quella della trattativa con l’Istituto di Credito per trovare un accordo a saldo e stralcio.

Il problema è che, però, le Banche trattano con te perché questo potrebbe essere, per loro, un’alternativa migliore che quella di vendere la tua casa all’Asta. In conseguenza di ciò, per farti uno sconto e chiudere l’accordo, vogliono essere pagate SUBITO (o, per lo meno, nel minor tempo possibile).

Ipotizziamo che riesci a farti fare uno sconto di 30.000 euro dal tuo creditore, e che riesci anche a negoziare un pagamento a rate.

Devi sapere che la Banca NON ti concederà MAI che queste ultime siano numerose… per esempio, su importi grandi, l’Istituto di Credito potrebbe accettare un pagamento dilazionato in 5 rate mensili (va da sé che il numero delle rate che potresti ottenere dal tuo creditore dipende dall’abilità di chi tratterà per te con la Banca).

Facciamo due conti:

Ora… se per chiudere il tuo debito con la Banca devi darle 70.000 euro (così ottenendo anche uno sconto di 30.000 euro) sarà difficile che tu possa onorare l’accordo preso in quanto OGNI RATA che dovresti pagare sarebbe di 14.000 euro.

E se non riuscivi a essere regolare nel versare il mutuo di casa che, magari, era di soli 500 euro al mese, come pensi di riuscire a rispettare un accordo che ti impone di corrisponderne 14.000 ogni 30 giorni?

Cosa differente se, invece, il tuo debito è più basso

Diciamo che devi alla banca “solo” 10.000 euro.

Qui la soluzione di un pagamento rateale del tuo debito NON è così irrealistica.

Magari anche in questo caso potresti riuscire ad ottenere uno sconto del 30% (quindi di 3.000 euro) ed un pagamento rateale di 5 mesi.

MA in questa situazione le cose potrebbero essere diverse:

Anche se dovessi tirare fuori dalle tasche 1.400 euro al mese, potresti riuscire a onorare l’accordo preso con il tuo creditore (magari facendoti prestare qualche soldo da amici o parenti o stringendo la cinghia).

Impegnativo ma si può fare.

Capisci perché ti dico che è più semplice pagare il tuo debito a rate se quest’ultimo è piccolo?

Che cosa succede se NON rispetti gli accordi?

Di solito, il desiderio di non perdere la propria casa all’Asta e la speranza che le cose si sistemino per il meglio (proprio come nei film) ti possono portare a prendere accordi con il tuo creditore molto difficili da rispettare.

Quindi… che succede se vieni meno alla parola data?

Semplice:

L’accordo che avrai preso SALTERÀ e si ripartirà daccapo con le lettere minatorie e i creditori alla porta.

  • I soldi che avrai versato verranno considerati un acconto su quello che devi ancora restituire;
  • gli sconti che avevi ottenuto NON ci saranno più;
  • gli interessi e le spese continueranno a salire;
  • e sarà molto più difficile per te trovare ancora un nuovo punto d’incontro con il tuo creditore… avrai perso la tua credibilità nei suoi confronti.

Casa all’Asta? Prova con la conversione del pignoramento

Puoi utilizzare questo strumento per rateizzare il tuo debito con la Banca o la Finanziaria.

Lo puoi fare, però, solo se ti è già stato notificato il pignoramento della tua casa e hai trovato un po’ di soldi da utilizzare per pagare il tuo creditore.

La conversione del pignoramento è disciplinato dall’art. 495 c.p.c. che dice:

ART. 495 c.p.c.:

Prima che sia disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530, 552 e 569, il debitore puo’ chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari, oltre alle spese di esecuzione, all’importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese.

Unitamente all’istanza deve essere depositata in cancelleria, a pena di inammissibilità, una somma non inferiore a un sesto dell’importo del credito per cui e’ stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale. La somma e’ depositata dal cancelliere presso un istituto di credito indicato dal giudice.

La somma da sostituire al bene pignorato e’ determinata con ordinanza dal giudice dell’esecuzione, sentite le parti in udienza non oltre trenta giorni dal deposito dell’istanza di conversione.

Quando le cose pignorate siano costituite da beni immobili o cose mobili, il giudice con la stessa ordinanza puo’ disporre, se ricorrono giustificati motivi, che il debitore versi con rateizzazioni mensili entro il termine massimo di quarantotto mesi la somma determinata a norma del terzo comma, maggiorata degli interessi scalari al tasso convenzionale pattuito ovvero, in difetto, al tasso legale. Ogni sei mesi il giudice provvede, a norma dell’art. art. 510 del c.p.c., al pagamento al creditore pignorante o alla distribuzione tra i creditori delle somme versate dal debitore.(4)(5).

Qualora il debitore ometta il versamento dell’importo determinato dal giudice ai sensi del terzo comma, ovvero ometta o ritardi di oltre trenta giorni il versamento anche di una sola delle rate previste nel quarto comma, le somme versate formano parte dei beni pignorati. Il giudice dell’esecuzione, su richiesta del creditore procedente o creditore intervenuto munito di titolo esecutivo, dispone senza indugio la vendita di questi ultimi.

Con l’ordinanza che ammette la sostituzione, il giudice, quando le cose pignorate siano costituite da beni immobili o cose mobili, dispone che le cose pignorate siano liberate dal pignoramento con il versamento dell’intera somma.

L’istanza può essere avanzata una sola volta a pena di inammissibilità.

Che cosa vuol dire quello che hai letto?

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Te lo spiego subito:

Ecco come funziona la Conversione del Pignoramento

DOPO che ti è stato notificato il pignoramento della tua casa e PRIMA che questa sia venduta all’Asta, puoi chiedere al Giudice di sostituire le cose pignorate con una somma di denaro (conversione del pignoramento).

Per fare questa cosa, insieme all’Istanza dove chiedi la conversione del pignoramento, DEVI anche depositare SUBITO un sesto di quello che devi al tuo creditore.

Se, poi, vuoi anche ottenere un pagamento rateale del tuo debito, nella richiesta al Magistrato devi precisare questa cosa e quest’ultimo potrebbe concederti di pagare la Banca un po’ per volta.

Il tempo massimo che il Giudice ti può dare per pagare il tuo debito è di 48 mesi.

Dove sta la fregatura?

In linea di principio, la conversione del pignoramento è un ottimo strumento MA ha solo un problema:

Servono soldi… tanti soldi

Mi spiego meglio:

Se vuoi utilizzare questa norma per rateizzare il tuo debito devi prima capire QUANTO dovrai rimborsare al tuo creditore.

Per Legge, infatti, la cifra da restituire sarà costituita dal capitale che hai ricevuto in prestito, degli interessi concordati e maturati e delle spese sostenute dalla Banca.

Ora… facciamoci due conti:

Diciamo che devi restituire all’Istituto di Credito 100.000 euro e che gli interessi siano “solo” di 5.000 euro mentre le spese che il tuo creditore ha dovuto sostenere fino a quel momento ammontano a 15.000 euro (è una cifra realistica… ti assicuro).

Per il Tribunale il tuo debito ammonta a 120.000 euro.

Che cosa vuol dire?

Per utilizzare la conversione del pignoramento DEVI versare SUBITO 20.000 euro (⅙ del tuo debito complessivo) in cancelleria assieme alla richiesta al Giudice e, poi, dovrai essere pronto a versare ogni mese, per 4 anni, 2.083 euro (100.000 euro / 48 mesi).

Fatti una domanda:

Pensi veramente di riuscire a trovare 20.000 euro subito e 2.000 euro al mese, PER QUATTRO ANNI, da dare al Tribunale?

Che cosa succede se non pago?

Quello che avrai già versato verrà considerato parte dei beni pignorati e il tuo creditore potrà chiedere la vendita della tua casa all’Asta.

A parte rateizzare un debito, ci sono altre soluzioni?

Sì… di soluzioni ai tuoi guai ne esistono molte.

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Il punto sta nel capire QUALE strategia mettere in atto per risolvere il TUO problema.

Questo perché, anche se si parla sempre di debiti con Banche o Finanziarie, ogni caso è unico e, di conseguenza, ogni storia deve essere studiata e approfondita per riuscire a darle un lieto fine.

Per trovare una soluzione DEVI farti aiutare da qualcuno che sappia come farlo: devi chiedere aiuto ad un esperto della materia e NON al primo avvocato che ti capita davanti (anche se lo conosci o è tuo amico).

Un professionista che si occupa un po’ di tutto, MA che NON è esperto in niente, NON ti potrà essere di aiuto per sbrogliare la matassa dei tuoi problemi con la Banca… non saprà cosa fare o commetterà errori, e quello che ci rimetterà sarai TU e la tua FAMIGLIA.

Richiedi subito un appuntamento gratuito e senza impegno per valutare la tua situazione.
Non aspettare: fai qui e ora il primo passo per risolvere il problema dei debiti definitivamente e tornare finalmente a vivere in serenità.

Ricapitolando:

Se hai dei problemi di soldi con Banche o Finanziarie puoi cercare di rateizzare il tuo debito:

  1. Se decidi di trattare con l’Istituto di Credito prima dell’arrivo della D.B.T. (Decadenza dal Beneficio del Termine);
  2. se la somma che devi restituire è piccola;
  3. se hai la casa all’Asta e vuoi chiedere al Giudice la conversione del pignoramento.

Ogni storia è unica e, di conseguenza, NON esiste un unico modo per risolvere il tuo problema. Di soluzioni se ne possono trovare tante, basta solo che tu ti rivolga a chi è in grado di farlo.

Concludendo:

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Come avrai già capito da te, in questo blog ti fornisco gratuitamente informazioni e risorse che possono aiutarti ad uscire dal tunnel oscuro del debito.

Lo faccio perché credo che ci sia sempre una soluzione ad ogni problema e, spesso, basta veramente poco per tornare a vivere una vita serena.

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